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Angelo Visconti
PITTORE (1829 - 1861)
Pittura senese dell'800
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Angelo Visconti nacque a Siena nel 1829. Vinse numerosi premi scolastici, fra il 1854 e il 1855 e con il giovane Amos Cassioli concorse all’alunnato Biringucci, una borsa di studio che concedeva ai giovani artisti senesi quattro anni di soggiorno a Roma e sei mesi in viaggio per l’Europa. La prova fu vinta da Visconti che, dopo un periodo trascorso fra Firenze e Siena, nel novembre 1858 raggiunse a Roma Cassioli, che vi risiedeva dal 1856 con un pensionato offertogli dal Granduca. Il clima artistico della città fu particolarmente stimolante per i due senesi che conobbero i pensionnaires francesi di Villa Medici, orientati a superare il linguaggio ingresiano per una maggiore adesione al dato naturale. Cassioli eseguì ritratti di intensa ricerca psicologica vicini allo stile di Henner mentre Visconti si applicò a studi di azione violenta, con risultati di potente risalto plastico, da mettere in relazione alle prove contemporanee di Puvis de Chavannes ed Elie Delaunay. Ancora una volta assieme, parteciparono al concorso bandito nel 1859 dal governo toscano per due quadri di storia antica: Cassioli, ottenuto l’incarico per La battaglia di Legnano, partì per Firenze nel maggio 1860. Visconti, il cui Mario contro i Cimbri aveva ottenuto il secondo posto, si trattenne a Roma a lavorare al Cattivo Levita, in cui appare superato il linguaggio purista per la piena accettazione di nuovi caratteri realisti. La morte improvvisa per annegamento nel Tevere, il 4 agosto 1861, concluse tragicamente la sua esistenza, lasciando incompiuti gli ultimi lavori che furono acquistati dal Mussini per l’Istituto senese, grazie a una pubblica sottoscrizione degli amici. Il Museo Cassioli di Asciano (Siena) accoglie tutte le opere pittoriche rimaste nello studio romano del Visconti, fra cui alcuni ritratti di Ciociarelle, La strage degli Innocenti, Il cattivo Levita.